martedì 8 dicembre 2009

Il gelato delle mille e una notte


Nel centralissimo Suq al-Hamidiye di Damasco, tra i profumi intensi delle spezie ed i colori sgargianti delle stoffe, ogni giorno un via vai animato di uomini, donne velate e bimbi affolla uno degli esercizi commerciali più antichi della capitale siriana: la gelateria Bakdash.
Non si può non notare la coda di avventori che fa ressa attorno al negozio e che spinge il turista curioso ad avvicinarsi...cosa mai si venderà qui? La risposta arriva immediata, perchè basta affacciarsi nella grande sala per assistere allo spettacolo dei maestri gelatai che preparano a vista un sontuoso gelato, con un sistema che in Europa abbiamo abbandonato da almeno cinquant'anni: in enormi contenitori refrigerati, latte, zucchero e panna vengono montati a mano per mezzo di grossi pistoni di legno, fino ad ottenere la soffice crema. Il gusto disponibile è uno solo, la vaniglia, guarnita con una cascata di granella di pistacchi.
In alternativa, ai tavoli o in asporto, si può gustare un paradisiaco budino di riso, profumato con acqua di millefiori, una vera delizia.
Non resisto alla tentazione e mi siedo ad uno dei tavoli affollati, che condivido con sorridenti ed affabili sconosciuti, quindi comincia l'assaggio: è un gelato semplice, quello di Bakdash, che ti riporta al gusto di preparazioni veramente artigianali, una pausa golosa e refrigerante nel cuore di una delle città più affascinanti del medioriente.
Ed è un'esperienza bellissima consumarlo in mezzo a questa chiassosa e variopinta umanità, così diversa da quella a cui sono abituata. L'islam che mostra il suo volto più caloroso ed accogliente nel dolce sapore di questo gelato.

Anche il cantante Mika affascinato dall'esperienza del gelato di Bakdash!:

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